Il polpo alla pignata: uno spettacolare piatto salentino

Il polpo alla pignata, ossia il polpo alla pignata è una ricetta tipica salentinaDetto anche “Lu purpu alla pignata”

Gli antichi pescatori del Salento decisero di dar vita ad una ricetta molto gustosa, che dopo anni e anni risulta essere ancora molto apprezzata. 

Curiosità e gastronomia

La prima cosa che bisogna sapere per cucinare questo mollusco è che di solito per essere cucinato deve essere riposto in un recipiente di terracotta. Questa tipologia di contenitore, in Salento denominato “Pignata” veniva utilizzato in passato per la cottura e la preparazione di carne, pesce e legumi. Di solito si riponeva accanto al caminetto acceso e si lasciava cuocere il tutto lentamente per rendere il piatto saporito e allo stesso tempo morbido.

La pignata infatti, si presenta con uno spessore abbastanza spesso ideale per le cotture a fiamma viva. Eccezionalmente, la carne del polpo è una carne molto dura e questo richiede l’attuazione di alcuni processi prima di essere cucinata. Infatti, prima di procedere, si sbatte con forza su uno scoglio il polpo per renderlo più tenero, in alternativa si lascia riposare qualche giorno in freezer. 

Ma come si cucina il polpo alla pignata?

In Salento si è soliti utilizzare un detto “Lu purpu se coce cu l’acqua sua stessa”. Infatti, il polpo si cuoce nella sua stessa acqua. Non serve nè acqua nè sale, ma basta la semplice aggiunta di olio, aglio, alloro, peperoncino e pomodorini. La cottura è abbastanza lunga, ma al termine di tutto si può servire il polpo all’interno di un contenitore in terracotta fumante accompagnato da un buon pane profumato. 

Questa è una ricetta molto antica che continua ad essere tramandata di generazione in generazione. 

Chiudiamo con il dire che l’antico detto “Lu purpu se coce cu l’acqua sua stessa” non indica solo il modo di cucinare il polpo, ma è un modo per indicare quelle persone che non seguono i consigli degli altri, sbagliano e si rendono conto troppo tardi dell’errore commesso!

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