Nessuna cucina è tale, in Salento, senza la Moka da 2, 4 o 6 tazze.
L’ origine del nome della caffettiera è da collegarsi al nome della città di Mokha (in Yemen) che è una delle prime e più importanti zone di produzione del caffè, in particolare della qualità arabica, come ci suggeriscono anche gli amici di ecclesiacesarina.com
La versione più popolare della storia è la seguente: intorno agli anni 20 signor Bialetti ebbe l’idea per la creazione della moka osservando alcune lavandaie che facevano il bucato in una vasca con al centro un tubo dal quale fuoriuscivano acqua calda e sapone che si distribuivano sui panni.
Ed è stato proprio questa procedura di bollitura e distribuzione dell’acqua che diede l’idea che diventerà poi la base del progetto, ovvero un prodotto di disegno industriale italiano famoso in tutto il mondo; il suo progetto ha subito negli anni solo lievi modifiche nella forma che rimane però quella “standard”, cioè ottagonale e di alluminio.
Rappresenta uno dei più importanti elementi distintivi del prodotto ed oggi la Moka è riconosciuta in tutto il mondo come icona del Made in Italy: un vero e proprio gioiello nel nostro Salento