Lu Scarparu-L’antico mestiere salentino

Il Salento è una terra antica, costituita di gente semplice che ama conservare e tramandare le tradizioni locali che rendono fantastica questa zona. Tuttavia, ci sono delle cose che inevitabilmente tendono a scomparire, anche se non del tutto.

Se molte tradizioni si sono conservate quasi intatte con il passare dei secoli come la raccolta delle olive, la pesca e le varie rappresentazioni religiose, altre si sono sbiadite con il passare del tempo.

Fino a non moltissimo tempo fa ad esempio, c’era un mestiere che veniva considerato quasi una vera e propria arte, ovvero quello dello scarparo (lu scarparu). Stiamo parlando del calzolaio, del ciabattino, per intenderci, ovvero di quelle persone che erano in grado di creare o di riparare le calzature di uomini, donne e bambini.

Anni fa infatti, la situazione era ben diversa da quella attuale. Le scarpe erano un bene importante e costoso, che in pochi potevano permettersi e spesso ci si doveva accontentare di un solo paio o al massimo di due, uno da usare tutti i giorni e l’altro da utilizzare solo per le occasioni importanti, entrambi da conservare con attenzione per decenni.

La richiesta era comunque tanta ed erano numerose in tutto il territorio salentino le varie botteghe di questi grandi maestri, in grado di realizzare con amore e passione delle calzature interamente fatte a mano, con materiali di prima qualità come la pelle e il cuoio. A differenza di quello che accade oggi con le grandi produzioni industriali, in passato si aveva la certezza di acquistare dei prodotti di ottima qualità e ben fatti.

Non esistevano i punti vendita e chi voleva un paio di scarpe da acquistare o da riparare doveva recarsi in queste piccole bottegheoppure aspettare l’arrivo dei vari scarpari con i loro carretti, dotati di ogni attrezzo utile per la riparazione, come pezzi di legno e attrezzi in ferro.

Ogni settimana i vari calzolai portavano i loro prodotti da Ugento a Casarano, da Maglie ad Otranto, da Casarano a Nardò, creando una sorta di punto di incontro e coesione nella popolazione locale.

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