Ode alla frisella

Da buoni salentini che siamo,urge dedicare un bellissimo articolo alla frisella salentina.

Il Salento,come sai,  negli ultimi anni é diventato uno dei luoghi di villeggiatura piú rinomati del nostro paese, non é peró solo merito delle acque cristalline, delle spiagge selvagge e del perenne sole, una buona fetta di popolaritá la deve anche ai suoi cibi tra cui spicca la frisella (o frisedda).

In spiaggia si sa che si é sempre alla ricerca del pranzo leggero che non appesantisca, e la frisella sembra fatta apposta per i fugaci pranzi in riva al mare

Questo alimento che non é un pane secco ma un vero e proprio biscotto
icone passa attraverso una prima cottura poi, dopo il taglio longitudinale, una seconda cottura per seccare la frisa e che permetterá la lunga conservazione.

La caratteristica forma a ciambella non é casuale, ma serviva per comoditá sia di conservazione che di trasporto. Le friselle sono cibi antichi,lo sapevi? Venivano mangiati sia dai ricchi che dai poveri: i primi consumavano le frise di grano duro, i secondi quelli con le farine di segale o orzo.

Ma come si mangia la frisella? Non si cucina ma si sponza, ovvero si bagna sotto l’acqua fredda e di lascia scolare qualche secondo!

Avete già visto il video del nostro salentino Alessandro sulla pagina facebook?

https://www.facebook.com/salentognam/videos/2741278672590256/

Non possiamo dire altro che…Certi alimenti dovrebbero essere eletti patrimonio dell’umanità!

Un abbraccio,

A presto!

Salento gnam

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