Come non potevamo non dedicare, da salentini golosi che siamo, un articolo intero alla frisella?
Il Salento,come sai, negli ultimi anni é diventato uno dei luoghi di villeggiatura piú rinomati del nostro paese, non é peró solo merito delle acque cristalline, delle spiagge selvagge e del perenne sole, una buona fetta di popolaritá la deve anche ai suoi cibi tra cui spicca la frisella (o frisedda).
In spiaggia si sa che si é sempre alla ricerca del pranzo leggero che non appesantisca, e la frisella sembra fatta apposta per i fugaci pranzi in riva al mare
Questo alimento che non é un pane secco ma un vero e proprio biscotto
icone passa attraverso una prima cottura poi, dopo il taglio longitudinale, una seconda cottura per seccare la frisa e che permetterá la lunga conservazione.
La caratteristica forma a ciambella non é casuale, ma serviva per comoditá sia di conservazione che di trasporto. Le friselle sono cibi antichi,lo sapevi? Venivano mangiati sia dai ricchi che dai poveri: i primi consumavano le frise di grano duro, i secondi quelli con le farine di segale o orzo.
Ma come si mangia la frisella? Non si cucina ma si sponza, ovvero si bagna sotto l’acqua fredda e di lascia scolare qualche secondo!
Ora dico…Certi alimenti dovrebbero essere eletti patrimonio dell’umanità!
Che ne pensate a riguardo?
Riflettete, cari turisti!
Un abbraccio,
A presto!
Salento Gnam